Steven Gerrard: “L’errore contro il Chelsea mi fa sentire uno schifo” Antonio Marchese Aggiornato: 9 Ottobre 2025 Aggiornato il 9 Ottobre 2025 da Redazione Scommesse Era il 27 Aprile del 2014 quando andava in scena la giornata numero 36 di Premier League, la terz’ultima di quella stagione maledetta per il Liverpool di Steven Gerrard. I Reds erano saldamente al comando della classifica con 3 punti di vantaggio sul Manchester City e 5 sul Chelsea. Nei minuti di recupero del primo tempo capitan Gerrard riceve un pallone da Sacko, ma scivola. È l’ultimo uomo. L’attaccante all’epoca del Chelsea, Demba Ba ruba palla e parte in progressione. Mignolet non può nulla. Quell’errore avrà un peso specifico enorme sulla stagione del Liverpool e sulla carriera di Gerrard. Steven Gerrard è una leggenda vivente del Liverpool con 186 gol in 710, ma anche le leggende vivono con dei tormenti in corpo. Quello di Gerrard è senza dubbio quello scivolone maledetto sul prato di Anfield Road che di fatto ha fatto perdere la Premier League al Liverpool. Steven ha confessato tutto nel corso dell’ultima puntata del podcast di Rio Ferdinand, Presents, Gerrard ha ricordato momenti belli e brutti di una lunga e sfarzosa carriera. L’errore del 2014 purtroppo ogni tanto torna ancora attuale. Steven Gerrard – Ph Sky Sport “Non saprei dire cosa mi torni in mente più spesso. Mi fa piacere parlare delle cose belle: Istanbul, l’Olympiacos, la FA Cup… sai, in quei momenti ti senti benissimo. Quando faccio interviste o vedo una clip in televisione e vedo un passaggio all’indietro di merda che ho fatto in Nazionale, o che ho giocato male con l’Inghilterra, o che ho sbagliato un rigore, mi sento uno schifo. La cosa del Chelsea è esattamente la stessa. Mi fa sentire uno schifo. È così e basta. Devo conviverci, l’ho gestito, lo controllo. Mi spunta in testa ogni giorno della mia vita? No. Devo accettarlo ed essere uomo? Sì, non posso cambiarlo“. Tormenti: “Ma tutti i momenti di merda che ho avuto nella mia carriera, si ripresentano di tanto in tanto. Ma lo fanno anche le cose belle. Quindi devo prendere il buono e il cattivo. Però odio perdere le partite. Odio non raggiungere gli obiettivi. E sono qui seduto ora, ancora senza aver vinto la Premier League. Non solo quell’anno, ogni singola stagione in cui ho gareggiato. Perché sentivo che, essendo il capitano del Liverpool, avrei dovuto conquistarla. Quindi devo assumermi la responsabilità. Ma non mi soffermo troppo sui singoli momenti, belli o brutti. Li affronto man mano che si presentano. Ma di sicuro tornano nei miei pensieri“. Chi Siamo Antonio Marchese Leggi tutti gli articoli di Antonio Marchese Ultimo aggiornamento: 9 Ottobre 2025