Gianni Infantino: “Gli stadi? Se non ci riusciamo in Italia, bisogna chiudere e andare a casa tutti quanti” Antonio Marchese Aggiornato: 9 Ottobre 2025 Aggiornato il 9 Ottobre 2025 da Redazione Scommesse Dopo anni di dibattiti e polemiche finalmente si è trovata l’intesa per il piano che prevede l’abbattimento dello stadio di San Siro, ma i malcontenti si percepiscono sia dalle polemiche social che dai comunicati vari da parte di organi stampa. Da una parte c’è già nostalgia, dall’altra si respira aria di cambiamento e innovazione. Il calcio sta cambiando. A proposito dell’argomento ha detto la sua anche il numero uno della FIFA, Gianni Infantino. La situazione degli stadi italiani in generale non è affatto buona. Tra impianti obsoleti e non a norma con le convenzioni europee, e stadi spesso semideserti, ognuno dice la sua e nessuno trova un punto di incontro in comune. Gianni Infantino – Ph The Guardian A margine dell’Assemblea Generale dell’EFC tenutasi presso il Cavalieri Waldorf Hotel di Roma, Gianni Infantino, è stato intercettato dalla stampa e ha espresso la sua opinione sul tema. Il presidente della FIFA ha commentato così l’attuale situazione in cui versa il calcio italiano: “Sono italiano quindi ho sempre piacere a venire in Italia, poi Roma. Roma caput mundi! E’ sempre molto bella. Gli stadi? Se non ci riusciamo in Italia, bisogna chiudere e andare a casa tutti quanti. Però sicuramente ce la faremo. L’Italia è un paese pieno di risorse, creatività. Ho visto la presentazione del progetto a Milano, ho sentito le parole del sindaco di Roma. L’Italia è il paese del calcio, deve avere gli stadi più belli del mondo. Il Mondiale? Quello dipende da chi va in campo“. Chi Siamo Antonio Marchese Leggi tutti gli articoli di Antonio Marchese Ultimo aggiornamento: 9 Ottobre 2025