Jordan Henderson: “Non sono in nazionale per fare la cheerleader”

Aggiornato il 8 Ottobre 2025 da Redazione Scommesse

Come spesso accade con la pausa nazionali montano le polemiche per convocazioni discutibili o mancate convocazioni. Da quando Thomas Tuchel si è insediato sulla panchina della nazionale dell’Inghilterra giornali e tabloid britannici hanno chiacchierato a lungo sui nomi inseriti nella lista dall’ex allenatore del Chelsea.

La convocazione di Jordan Henderson non convince

L’ultima convocazione che ha fatto storcere il naso agli addetti ai lavori è stata quella di Jordan Henderson, ex grande centrocampista del Liverpool che dopo l’esperienza in Saudi Pro League ha deciso di ritornare in Premier League, per inossare la casacca del Brentford. Henderson nell’Ovest di Londra non sta certo entusiasmando e la convocazione in nazionale ha dato adito a critiche e polemiche.

L’ex Liverpool a muso duro contro la stampa

Tuchel da quando è commissario tecnico dell’Inghilterra ha sempre convocato Henderson fomentando sempre più chiacchiericci tra la stampa, l’ex capitano del Liverpool ha risposto dicendo di non essere in nazionale per fare la cheerleader: “Non credo di dover rispondere a queste critiche, a dire il vero. Ho dimostrato negli anni ciò che posso fare per l’Inghilterra e sto ancora giocando ad alto livello. All’esterno, la gente può pensare quello che vuole. I media o chiunque altro. Le persone più importanti sono l’allenatore, lo staff tecnico e i giocatori e ciò che pensano loro. Chiedete a loro, se sono un cheerleader quando sono qui. Non credo che uno dei migliori allenatori in Europa mi sceglierebbe solo per fare quello“.

Jordan Henderson ha anche aggiunto: “Sono qui per giocare e far vedere il mio livello, che sia in allenamento ogni giorno o quando ci sono le partite. Il mio compito principale è quello di dare il massimo per la squadra e aiutare il gruppo. Tutto il resto è semplicemente essere me stesso“.