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Basket, pronostico Finali NBA: Golden State favorito su Boston

Last Updated on Giugno 9, 2022 by Redazione Scommesse

La stagione del grande basket oltreoceano è finalmente arrivata alle fasi finali, con il momento più atteso dell’anno e noi di 123Scommesse non potevamo non parlarne. Dopo le finali di Conference i fan di tutto il mondo guardano con attenzione le attesissime Finali NBA del 2022. In queste finali, a contendersi la gloria, la vittoria e soprattutto l’anello, sono Golden State Warriors e i Boston Celtics. La tradizione ha sempre visto i Celtics favoriti nelle Finals ma quest’anno c’è una grande differenza: sarà la franchigia di Steph Curry ad interpretare la parte dei grandi favoriti per attitudine a giocare queste partite. Golden State ha ritrovato Klay Thompson dopo il brutto infortunio al ginocchio e puntano a ripetere le imprese già fatte dal 2015 al 2018. Boston arriva da outsider con un bagaglio di storia e soprattutto talento infinito. Una serie tutta da gustare fino alla fine.

Tatum, Boston Celtics
Tatum, Boston Celtics

Finali NBA 2022, la sfida

In orbita titolo, quindi, arrivano due formazioni che tecnicamente e per esperienza si presentano completamente differenti. Steve Kerr, il coach dei Warriors, a confronto di Ime Udoka è un veterano con una miriade di gare come queste nel bagagliaio e qualche anello in più. Di fatti Golden State si presenta come la franchigia dominatrice dell’ultimo millennio, una dinasty di altissimo livello anche con interpreti sempre differenti: nella Baia di San Francisco si registra la sesta finale negli ultimi otto anni e questo basterebbe se non ci fosse Boston in finale. I Celtics dalla loro hanno una storia infinita, la franchigia più titolata in NBA dopo i Lakers, con tante stelle come Tatum e Brown, dominanti ma discontinui. Dalle colline di Boston non splende il sole delle Finals da troppi anni e questo rende la serie ancora più interessante.

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    I numeri di Boston però fanno paura: i Celtics hanno la migliore percentuale di Finals giocate e vinte, inoltre è la franchigia ad aver giocato più finali consecutive nella storia: ben dieci dal 59 al 66. A dispetto di tutto ciò però, il passato è passato e dall’inizio del nuovo millennio ad oggi, i Celtics hanno giocato solo due volte serie di tale importanza. Il bilancio è in pareggio: nelle Finals con i Lakers del 2008 e del 2010 si registrano una vittoria ed una sconfitta.

    Boston-Golden State
    Boston-Golden State

    Anche Golden State però ha cambiato molto rispetto al ciclo vincente con Kevin Durant a dominare il parquet. Dal 2018, anno in cui KD ha abbandonato la Baia, i Warriors hanno atteso tre anni per ritornare a giocare ad un livello estremo, ingoiando amaro per relativamente breve tempo. Boston invece, si presenta con un roster estremamente giovane, con Tatum chiamato a prendere le redini della situazione. La sfida di queste Finals, dopo tutto, è proprio incentrata sul dualismo tra Tatum e Curry, due talenti assoluti intenzionati a dominare e schiacciare l’avversario per la gloria. Per Curry sarebbe il quarto titolo della sua carriera, il primo invece per Tatum che prova a scrivere la propria legacy.

    Finali NBA 2022: come arrivano le squadre

    Al netto di differenze estreme tra le due franchigie è possibile trovare un punto in comune per le due squadre. Di fatti, entrambe le compagini giocano ad un livello altissimo, trovando la maggior parte delle vittorie lontane dai propri palazzetti. I Warriors sono a quota 22 vittoria e 19 sconfitte lontani dalla Baia in regular season. Discorso simile per Boston con un ruolino di marcia che segna 23 vittorie e 18 sconfitte lontani dal TD Garden.

    Un trend che è cambiato nei playoff di Conference con i Warriors che hanno raccolto tre volte su quattro lontani dal Chase Center; Boston ha raccolto invece soltanto due sconfitte lontana da casa. Ciò che è cambiato fondamentalmente è il rendimento casalingo dei Warriors che hanno perso solo gara-1 in questi playoff, proprio contro Boston. Dettagli si ma anche segnali che possono fare anche la differenza, oltre a variabili come infortuni, condizione fisica individuale e di squadra.

    Boston-Golden State
    Boston-Golden State

    A proposito di infortuni gli Warriors si portano dietro le noie di Payton, mentre Boston monitora sempre le condizioni di Marcus Smart e Robert Williams. Chiaramente il fatto che Golden State abbia giocato le prime due gare in casa, con il risultato fermo sull’1-1, ha giovato dal punto di vista fisico per il fattore spostamenti.

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    1-1, palla al centro: nelle mani di Curry e Tatum

    E quindi si riprende dalla parità più totale, si ricomincia dal Garden di Boston con il risultato in equilibrio sull’1-1. La serie si è aperta con i ragazzi di Udoka che hanno giocato una partita da urlo, nell’ultimo quarto, al Chase Center, inclinando la serie verso Boston fin dal principio. Golden State ha fatto prevalere il fattore campo in gara-2, con una prestazione da Warriors galattici vecchia scuola. Adesso gara-3 di difficilissima previsione, così come il resto della serie.

    C’è da dire che, fino ad adesso, a fare la differenza sono state le difese di entrambe le compagini. Se l’ultimo quarto di gara-1 è stato esaltato per le transizioni offensive, e la produzione a canestro dei Celtics, è altrettanto vero che Boston ha chiuso la saracinesca concedendo solo 16 punti a Golden State.

    Boston-Golden State
    Boston-Golden State

    Stesso discorso in gara due però in ottica Warriors, che hanno sciorinato una gara-2 di una altissima qualità offensiva. Nello specifico, le statistiche di Boston nella seconda gara al Chase Center, sono impietose: 38 punti messi a segno nel secondo tempo per un totale di 88 punti. Salgono in cattedra le difese ma il livello altissimo degli attacchi deve fare, e molto probabilmente faranno la differenza.

    I protagonisti di queste Finals sono senza dubbio Jayson Tatum e Steph Curry. La guardia dei Warriors è stato senza dubbio il miglior giocatore di questa serie. Curry ha messo a referto 31,5 punti a partita con 12/26 dall’arco

    Boston, a differenza dei Warriors, attende ancora grandi prestazioni di Tatum come in regular season o nei playoff di Conference. D’altronde Jayson è stato l’MVP delle Finals ad Est e deve salire in cattedra per portare dalla sua questa serie. In gara-1 il numero 0 ha sciorinato 13 assist e 28 punti in gara-2. La sensazione è che stia crescendo, alzando anche il livello della serie.

    Finali NBA: il pronostico

    Ma eccoci al pronostico delle Finali NBA con le quote dei migliori bookmakers. Difficilissimo andare a pronosticare una serie che vanta un equilibrio pressoché inalterato. Diventeranno fondamentali gli attacchi, al netto di difese fino ad adesso stellari, con protagonisti assoluti che possono essere diversi anche da Curry e Tatum. La sensazione in ottica pronostico è che i Warriors possano spuntarla alla fine, non senza tanti patemi, facendo propendere l’esito vincente su Golden State in gara-7.

     

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                          Chi Siamo Antonino Aloi

                          Antonino Aloi, nato a Messina il 29 luglio 1993. Laureato in Scienze politiche e delle Relazioni Internazionali e successivamente conseguita anche Laurea Magistrale in Scienze della Pubblica Amministrazione. Articolista sportivo dall'ottobre 2016, collabora con diverse testate giornalistiche online. Si occupa principalmente di calcio, calciomercato, tennis, basket e boxe. In precedenza ha svolto incarichi di speaker e curatore di trasmissione radiofoniche, oltre a svolgere mansioni di Hr presso fondazioni onlus.

                          Ultimo aggiornamento: Giugno 9, 2022